Lessico
Sarda
Sardio - Sardonica
In latino sarda, sarda o sardonice (una pietra preziosa), in greco sárdion, dal greco Sárdeis, Sardi, città della Lidia, in quanto fu scoperta dagli abitanti di Sardi, come afferma Plinio in Naturalis historia xxxvii,105: E diverso ad hoc sarda utilissima, quae nomen cum sardonyche communicavit. Ipsa gemma vulgaris, et primum a Sardibus reperta, sed laudatissima circa Babyloniam. - Ma secondo altri il nome sarda deriverebbe dal persiano sered che significa rosso giallastro.
Ecco un impagabile errore del dizionario di di italiano di Tommaseo & Bellini (1865-1879): sarda: s. f. (Min.) Nome che davasi ad una varietà di calcedonia rossastra, diversa nel colore da quella che chiamavano Sardonico; altrimenti Corniola. La sarda è sanguigna, bionda, vermiglia, ecc. (Da Σάρδιος, nome greco di una città della Licia, in cui questa gemma fu scoperta.) (Mt.) In Plin. – Dittam. 4. 8. (C) La sarda pietra quivi ancor si trova. [Cont.] Imp. St. nat. XXII. 36. Sarda, o Corniola;… del numero delle gemme ardenti, convenientissima alla scultura. § Ma attenzione a dove sta l'errore: Σάρδιος equivale a Σαρδιανός, cioè, abitante di Sardi, Σάρδεις in greco. Irreperibile la città di Σάρδιος in Licia.
Ma veniamo al dunque. La sarda è una varietà di calcedonio (SiO2), detta anche sardio e sardonica (da non confondere con il Ranunculus sceleratus o erba sardonica), è un minerale traslucido con colore bruno rossastro o giallognolo e toni aranciati. La colorazione è impartita dalla presenza di idrossido di ferro trivalente. È usata come pietra dura per la composizione di piccoli oggetti ornamentali.
Alcuni tipi di sarda sono molto simili alla corniola (anch'essa una varietà di calcedonio), ma per lo più si presentano più duri e consistenti, con linee di frattura più smussate. Mineralogicamente parlando sarda e corniola sfumano l'una nell'altra, per cui spesso sono state considerate equivalenti se non identiche, essendo ambedue formate da calcedonio il cui colore è impartito dall'ossido di ferro.
Sard – sárdion in Greek - is a reddish-brown chalcedony, SiO2, much used by the ancients as a gemstone. Pliny the Elder states that it was named from Sardis, in Lydia, where it was first discovered; but the name probably came with the stone from Persia (Pers. sered, yellowish-red).
Sard was used for Assyrian cylinder-seals, Egyptian and Phoenician scarabs, and early Greek and Etruscan gems. The Hebrew odem (translated sardius), the first stone in the High Priest's breastplate, was a red stone, probably sard but perhaps carnelian or red jasper. Some kinds of sard closely resemble carnelian, but are usually rather harder and tougher, with a duller and more hackly fracture.
Mineralogically the two stones pass into each other, and indeed they have often been regarded as identical, both being chalcedonic silica colored with iron oxide. The range of colors in sard is very great, some stones being orange-red, or hyacinthine, and others even golden, while some present so dark a brown color as to appear almost black by reflected light.
The hyacinthine sard, resembling certain garnets, was the most valued variety among the ancients for cameos and intaglios. Dark-brown sard is sometimes called sardoine, or sardine, while certain sards of yellowish color were at one time known to collectors of engraved gems as beryl.